65 research outputs found

    Bridges between people: nonverbal mediation in an intercultural perspective and training proposals

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    Starting from the meaning of terms prejudices and mediation, the paper will deal with the theme of “intercultural mediation”, discussing aspects that characterize it, focusing on the non-verbal and creative elements. It will than reflect upon the necessary professional skills and on possible trainings through the body-artistic language (focusing on dance-movement therapy methodology), drawing inspiration from training experiences with professionals who face emergency situations within very complex social contexts. Italy receives 89% of the unaccompanied foreign minors arriving in Europe. However, Italy does not have adequate laws in place to initiate life projects and social inclusion which could help the overwhelming influx of refugees and migrants. In this very complex situation non-verbal competences can give the possibility to build bridges between people and to create social networks, that could help bring about more effective actions and, may be, political chang

    Sviluppare la professionalitĂ  educativa attraverso i linguaggi artistico-espressivi: un modello di formazione in servizio per il personale dei nidi comunali di Palermo

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    L'articolo tratta principalmente due temi: la funzione dei linguaggi artistico-espressivi nella formazione degli educatori per l’infanzia e le modalitĂ  di intervento possibili all’interno dei servizi educativi ai fini di un apprendimento significativo degli operatori. Facendo riferimento alla specificitĂ  della relazione adulto-bambino e alla rilevanza delle componenti non verbali nell’interazione, analizza le dimensioni coinvolte in un percorso formativo centrato sui linguaggi artistico-espressivi considerando anche gli aspetti creativi ed emotivo-affettivi. Un tale percorso permette, infatti, di integrare le diverse parti di sĂ© (mente, corpo, pensiero, emozioni, sensazioni
.) e di riconoscere e sviluppare le proprie capacitĂ  creative, dĂ  modo di entrare in contatto con parti profonde di sĂ©, di risvegliare l’immaginazione e la creativitĂ , sperimentando all’interno di un piano simbolico e narrativo dove si incontra se stessi e gli altri.Si sofferma quindi sull’apprendimento dall’esperienza e sulla riflessione a partire dall’esperienza, sottolineando l’importanza della consapevolezza di sĂ© da parte dell’adulto e della messa in gioco delle capacitĂ  osservative ed auto-osservative nell’educazione infantile. Approfondisce parallelamente la dimensione di gruppo e le sue dinamiche per evidenziare l’efficacia del gruppo di lavoro e dell’apprendimento in gruppo all’interno dei servizi e delle istituzioni educative. Il coinvolgimento di un’istituzione o di un intero servizio educativo richiede, d’altro canto, un approccio sistemico, tale da coinvolgere attivamente nel percorso formativo tutte le componenti del Servizio considerato, anche se con ruoli diversi. Vengono individuate, pertanto, alcune mosse necessarie all’adozione di una prospettiva organizzativa che garantisca, a lungo termine, l’efficacia e la significativitĂ  del percorso. Infine, a scopo esemplificativo, presenta il modello di lavoro utilizzato per un biennio nella formazione di tutto il personale educativo del Servizio asili nido del Comune di Palermo

    Far crescere la professionalità: esperienze di formazione al “pensare riflessivo”

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    Nell’articolo viene condotta una riflessione teorica sul significato dell’apprendere dall’esperienza e viene delineata la fondamentale funzione di tale dispositivo nella costruzione delle professionalità educative. All’interno di questa cornice viene approfondito il ruolo dell’osservazione e dell’autosservazione secondo un approccio legato alla prospettiva psicodinamica e sociocostruttivista che vede l’osservatore interno al sistema osservato e pone l’accento sulla dimensione soggettiva ed emozionale. In questo senso, imparare ad osservare comporta uno sviluppo della consapevolezza di se’ e dei propri modi di interagire col mondo. Il modello proposto ù quello dell’osservazione diretta partecipe, ideato all’interno della Tavistock Clinic di Londra per la formazione degli psicoterapeuti infantili e utilizzato in seguito anche per la formazione degli educatori della prima infanzia. Viene infine presentata un’esperienza di formazione triennale per docenti di scuola dell’infanzia e vengono riportati i risultati di tale esperienz

    Fanny Giambalvo, un’intellettuale siciliana e quindi cosmopolita

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    In questo saggio si traccia un profilo della studiosa, pedagogista e filosofa palermitana Fanny Giambalvo considerando vita e opere e tenendo insieme testimonianza affettiva ed elaborazione concettuale. Parallelamente viene condotta una riflessione sulla tradizione culturale siciliana in ambito formativo e filosofico, a partire da un’analisi di alcuni temi cari alla Giambalvo. In particolare vengono delineati alcuni tratti che si legano alla sua persona sul piano umano e culturale, si intrecciano tra loro e si inseriscono nella tradizione intellettuale siciliana che dagli anni venti del‘900 arriva fino ai nostri giorni

    Il corpo e l'arte come risorsa formativa all'UniversitĂ :un percorso attraverso la danza-movimento terapia per futuri formatori

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    The body and the Art as formative resources at University: a path through the dance-movement therapy for future educators Based on a personal experience of workshop with university master's students for over ten years, the article shows how a dance-movement therapy course can quickly open up new existential perspectives, enabling new narrative about one’s relationship with the world and increasing reflexive capacity and self-awareness. The students seem to find a way for integrating different parts of themselves, for accepting their difficulties and weaknesses, for reflecting and developing deep contacts, overcoming insecurity and discovering their value and their own creative abilities

    Intersoggettività e “prospettiva in seconda persona”: una nuova cornice sulle relazioni educative nei nidi d’infanzia

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    The article reflects on kindergartens’ specificity, focusing on the intersubjective perspective. By this perspective, the developement and the construction of the Self can’t be separated from the perception of the “other” and it is a process working, since birth, through an “embodied relationship”. According to the infant research and the neurosciences studies, the article analyzes the quality of the relationships between adults and children and explores  how it can affect personality development, self-image, and learning processes. Finally, the professional skills necessary for educators in kindergartens are deepened, looking at the needs of the children during their first years

    Fanny Giambalvo, un’intellettuale siciliana e quindi cosmopolita

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    L'esperienza formativa come opportunitĂ  di apprendimento organizzativo per la scuola

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    What are the most appropriate ways to activate changes in educational services in order to optimally answer to their institutional mandate in a complex society? This paper answers this question by adopting a organizational perspective that covers interconnected and coordinated learning processes, with all the actors of the educational system (pupils, teachers, parents, managers, administrative staff...) and, in a meta-level, of the system itself. After an excursus on the theories of the organization, useful information for making choices and conscious operational design in a systemic and ecological perspective are given

    Valutazione partecipata e continuitĂ  nei servizi educativi zero-sei: una ricerca-intervento in un quartiere della cittĂ  di Palermo

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    In questo articolo verrà condotta inizialmente una riflessione sulla funzione della valutazione di contesto sia in termini formativi individuali e di gruppo, sia in termini di cambiamento organizzativo, adottando una prospettiva ecologica e sistemica. Successivamente, attraverso la narrazione di un percorso di ricerca sulla costruzione di un possibile curricolo zero-sei, condotta per tre anni con un gruppo di insegnanti di scuola dell’infanzia statale ed un gruppo di educatrici di un nido comunale operanti nello stesso territorio (un quartiere del centro storico di Palermo), verranno messi in luce e problematizzati ambiti di continuità e di discontinuità tra i due servizi educativi collegandoli alla storia e alla cultura organizzativa dei servizi stessi. Attraverso la narrazione verrà anche presentato un modello di intervento in cui si esplicita il ruolo delle diverse figure coinvolte nella gestione del progetto di ricerca e le modalità di raccordo tra loro. Verrà condotto, inoltre, un approfondimento sulla metodologia adottata per promuovere azioni di cambiamento nella direzione della continuità tra nido e scuola dell’infanzia, e ci si focalizzerà sul coinvolgimento attivo delle partecipanti attraverso l’autovalutazione riflessiva e il lavoro di gruppo. Infine saranno individuate le connessioni tra le scelte di continuità operate, le nuove indicazioni proposte dal Ministero dell’Istruzione italiano all’inizio del 2021 e le Raccomandazioni dell’Unione Europea
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